Tempo di bilanci

24.09.2023 16:57

Tempo di bilanci !

Si è ancora in attesa di approvazione del bilancio di previsione della regione Molise per l'anno 2023, atto importante senza il quale è consentito di operare solo per dodicesimi, con conseguenti disagi per enti, imprese ed altri ancora. E pensare che il 2023 ormai volge al termine, mentre si dovrebbe già pensare al bilancio di previsione del 2024.

A giusto un anno dalle elezioni politiche del settembre 2022, con l'affermazione del Centrodestra, è stato annunciato un documento e una serie di manifestazioni sul territorio nazionale per illustrare iniziative e interventi prodotti finora dal Governo Meloni rispetto a quanto previsto nel programma elettorale di legislatura, che consente alle forze politiche e ai cittadini di trarre un bilancio.

Per quanto riguarda il Molise, oltre alla schiacciante, conferma nelle ultime elezioni regionali del giusto scorso, della coalizione del Centrodestra, con l'elezione del nuovo Presidente Francesco, in questo anno sembra che non molto sia avvenuto, continuando a registrare le ataviche criticità, in primis nella Sanità.

Il governo Meloni specificatamente per il Molise, tra gli interventi più significati, ha varato il Decreto cosiddetto "spalma debiti", che consente di poter pagare in dieci anni, a partire dal 2023, il disavanzo (oltre 100 milioni) maturato al 31 dicembre 2021. Altro intervento è stato la ricostituzione della struttura commissariale alla Sanità, a seguito delle dimissioni del Commissario Donato Toma, con l’avvento a neo Commissario dell'avvocato Marco Bonamico (già sub Commissario) e quello del Senatore Ulisse Di Giacomo a sub Commissario. Struttura commissariale che come primo importante atto ha approvato il piano di fabbisogno di personale per il 2021/25, indispensabile per la pubblicazione dei bandi di assunzione del personale sanitario.

Si è invece ancora in attesa che il governo Meloni emani il famigerato Decreto Molise,  assolvendo all'impegno assunto dai candidati ed eletti nelle elezioni politiche del settembre 2022. Impegno confermato dagli stessi parlamentari del Molise oltre a molti politici e rappresentanti di Governo venuti in occasione della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale del 25 giugno scorso.

Se si ricorda bene, in questa occasione della citata e ultima campagna elettorale, in un intervento alla stampa l’onorevole Lorenzo Cesa ha dato per scontato, come “cosa fatta”,  il Decreto Molise, sostenendo che restava da fare qualche piccolo intervento di rifinitura, al quale necessitava la presenza del nuovo governo regionale del Molise.

Anche questo “ostacolo” da tempo ormai è stato superato con la costituzione della Giunta regionale, delle Commissioni permanenti del Consiglio. Pertanto dopo i buoni propositi e gli annunci fatti, si ritiene non ci siano motivi ostativi per l’emanazione del Decreto Molise.

Provvedimento che questo Comitato da sempre ha ritenuto indispensabile, oggi ancor più importante in previsione della definizione del P.O.S. 2022/2025, attualmente in corso di redazione unitamente ai tecnici Ministeriali dell’Aginas, per pensare ad un vero “cambio di verso” nella programmazione e gestione del nostro servizio sanitario regionale.

In questa fase un ruolo importante lo dovrà svolgere anche il Consiglio regionale, pur essendo esautorato nella programmazione sanitaria, indicando alla struttura Commissariale, in un ordine del giorno consiliare, le linee programmatiche sanitarie da tener conto nel redigente P.O.S. 2022/25.  

L’auspicio è che ciò per il Molise non resti un sogno!

Anche il raggiungimento di questo obiettivo può essere utile al Molise e ai molisani per  trarre un giusto bilancio di quanto la neo classe dirigente, in primis la delegazione parlamentare molisana, e il governo nazionale ha prodotto in questo primo anno di legislatura.
Termoli 24 settembre 2023                  Nicola Felice
                                                                 Presidente Comitato San Timoteo
P.S.: Per memoria e ad ogni buon fine si allega il documento di impegno, sopracitato, assunto dai candidati in occasione delle elezioni politiche del 2022.

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