Sanità: tra verifiche e sconcerto

23.07.2023 23:15

Sanità: tra verifiche e sconcerto!

Martedì 18 ultimo scorso si è tenuto il previsto incontro con il Tavolo Tecnico Interministeriale, il Direttore Generale della Sanità regionale, Dott,ssa Gallo, il sub Commissario, Dr. Bonamico mentre era assente il dimissionario Commissario Toma , per la verifica del piano di rientro e gli altri adempimenti per le regioni Commissariate.

Da quanto è trapelato e diffuso dalla stampa locale, pare che anche questo incontro ha avuto un esito non positivo: stesse osservazioni, prescrizioni e quant’altro   indicate nei precedenti incontri di verifica.

Nell’aver avuto modo di esaminare i verbali degli incontri precedenti, si può pensare che sono state rimarcate i mancati impegni delle manovre fiscali sul bilancio regionale, l’ulteriore disavanzo di gestione per il 2022 che sommato al precedente porta la perdita complessiva non coperta a tutto il 31/12/2022  a oltre 138 milioni di euro. Con la l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, ossia l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF anche per l’anno 2023, rispettivamente di 0,15 e 0,30 oltre al divieto di effettuare spese non obbligatorie da parte del bilancio regionale fino al 31/12/2024.

La notizia osé data dalla stampa è stata l’imminente chiusura del Punto nascite di Termoli, per la reiterata richiesta di adozione della riorganizzazione della Rete dei consultori familiari che prevede la conversione del punto nascita di Termoli in Centro Maternità.

Questa non è notizia nuova, ma “storia vecchia”! E’iniziata nel 2017 quando fu richiesta la deroga solo(volutamente?) per il Punto Nascita del Veneziale e non per il San Timoteo, pur se entrambi non avevano raggiunto i 500 nati nell’anno 2016. Successivamente  il P.O.S. 2019/21, ultimo adottato,  nella rete perinatale non sono stati  più previsti, come nel precedente P.O.S. 2015/18, i tre Punto Nascita: Cardarelli di 1° e 2° livello; Veneziale e San Timoteo di 1° livello. In tal modo è stato precluso negli anni a seguire, e ancora oggi, la possibilità di chiedere, oltre per il Veneziale, anche per il San Timoteo la deroga ministeriale, per il mancato raggiungimento dei 500 parti minimo nell’anno, a proseguire il servizio.

Va inoltre detto che il Punto nascite di Termoli, molto sentito dalla popolazione del basso Molise e non solo, oggi è ancora in funzione solo grazie alla sentenza del Tar che ha annullato la nota di chiusura del Commissario ad Acta per non aver raggiunto il numero minimo di 500 parti. Nota supportata dal parere di chiusura del Comitato Percorso Nascita nazionale, organismo tecnico del Ministero della Salute. Va ricordato però che il Parere espresso dal CPN è solo consultivo, non perentorio!

E’ bene inoltre ricordare che ogni Regione, in virtù dell’autonomia organizzativa gestionale conferita dalle modifiche del titolo V della Costituzione, ha la facoltà di definire la propria rete dei Punto nascite, a prescindere dal parere consultivo del CPN, assumendosene la piena responsabilità economica e gestionale qualora risulta non allineata a quanto previsto dall’Accordo 16/12/2010, dal DM 11/11/2015 e dal DM 70/2015. Motivo per cui molti Punto nascite in altre regioni che pur non avendo raggiunto i 500 parti nell’anno, sono regolarmente funzionanti.

Per il Molise invece, finché è in piano di rientro e Commissariato, ciò non può valere, e occorre l’autorizzazione del Tavolo tecnico Interministeriale.

Oggi il Molise e la Calabria, oltre ad essere insieme ad altre in piano di rientro, sono ancora le uniche regioni commissariate,  quindi sotto il controllo vigile ed imperterrito del famigerato Tavolo tecnico Interministeriale.

E’ notizia recente che il Presidente e Commissario ad acta della Calabria, Roberto Occhiuto, dopo l’ultima verifica del Tavolo Tecnico, nel ricevere il relativo documento contenente i soliti richiami sulle criticità ancora irrisolte, gli ordini perentori anche senza spiegazioni, ed altro ancora, ha reagito con fermezza scrivendo ai ministri di Economia, Salute e Affari regionali e a Palazzo Chigi, sollecitando una più attenta e leale collaborazione tra Governo e Regioni, in modo da impedire il ripetersi di situazioni nelle quali un organismo tecnico quale è il Tavolo Interministeriale in questione ingiunga in modo perentorio alla figura commissariale, emanazione dell’autorità governativa centrale, nonché Presidente di regione, di intervenire sugli atti legislativi e di programma  degli organi politici regionali.

L’iniziativa del Presidente Occhiuto può essere sicuramente essere mutuata dal neo Presidente Francesco Roberti, ancor più se prossimamente sarà nominato dal Governo  nuovo Commissario ad acta, e  cimentarsi e dare soluzioni alle ataviche criticità, facendo uscire dal pantano il nostro servizio sanitario regionale.

Obiettivo certo non facile e mai raggiunto dai suoi predecessori. Potrà essere ora possibile al Presidente Roberti, conoscendo il piglio e l’impegno senza riserve che impiega nell’operare, se la famigerata “filiera istituzionale” da i primi frutti: il Governo Meloni emana il  “Decreto Molise”, contenente le deroghe alle norme vigenti e l’adeguata copertura finanziaria.

Sarà così possibile, finalmente, programmare un servizio sanitario idoneo alle esigenze dei Molisani. Ne conseguirà la fine del Commissariamento,  riportando così la programmazione sanitaria al Consiglio regionale deputato al compito, e infine l’uscita dal piano di rientro.

Questo è l’augurio migliore che il Comitato porge al Presidente Roberti e al nuovo Consiglio regionale.

Termoli 23 luglio 2023                                                 Nicola Felice

                                                                 Presidente Comitato San Timoteo

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