Sanità: lesa maestà?

30.08.2023 20:18

Sanità: lesa maestà?

 

È trascorso giusto un mese dalle dimissioni della dottoressa Alessandra Di Lallo da responsabile dell'Unità Operativa Semplice a valenza Dipartimentale di Urologia del San Timoteo, con richiesta di tornare ad operare nel reparto di Urologia del Cardarelli di Campobasso; volontà pienamente e celermente accolta, in toto, dalla dirigenza Asrem.

A questa decisione sono seguiti numerosi appelli da parte del Comitato San Timoteo, e non solo, di dare una nuova e immediata soluzione a tale vacanza, avvalendosi dalla stessa graduatoria del bando appena concluso nel mese delle scorso mese di  luglio, chiamando e contrattualizzando,  come responsabile della stessa unità dipartimentale, il secondo della graduatoria: dottor Giuseppe Zappia, medico urologo da oltre 24 anni e ultimo facente funzione di urologia al San Timoteo.

Appelli ripetuti e rivolti, oltre alla dirigenza Asrem, anche alla classe amministrativa e politica, vecchia e nuova, di ogni ordine e grado, al fine di dare un primo segnale di speranza alla gente, sfiduciata, del basso Molise da tempo in forte sofferenza a causa del continuo perpetrare di disattenzione con conseguente inevitabili riduzioni di servizi sanitari nell’unico presi disio ospedaliero presente in questo vasto e popoloso territorio, che in estate supera i 200 mila cittadini tra residenti e vacanzieri.

Sarebbe, forse, bastata anche una semplice telefonata da parte di chi di dovere per dare soluzione immediata e positiva al problema. Nulla di ciò! Si è registrato solo il classico e solito silenzio assordante da parte di tutti! Mentre, come soluzione si registra oggi solo il nuovo bando (di ieri 29 agosto) dell’Asrem per individuare un nuovo responsabile dell’unità di urologia di Termoli. Ignorando inspiegabilmente, seppur legittimamente, l’utilizzo della graduatoria del bando, innanzi citato, concluso lo scorso luglio.

Salvo che, le dimissioni presentate dal dottor Zappia dopo l’assegnazione dell’incarico alla dottoressa Di Lallo prima in graduatoria del bando,  non siano state interpretate come “lesa maesta”, si fa fatica a comprendere il non aver adottata lo scorrimento della stessa graduatoria già in possesso, mentre si è preferito, legittimamente, pubblicare un nuovo bando il cui esito nella soluzione è incerto e i tempi possono essere lunghi.

Ciò potrebbe creare ulteriori problemi di tenuta dei già ridotti servizi di urologia al San Timoteo per poi scaturire il declassamento l’attuale Unità Operativa Semplice a valenza Dipartimentale, a Unità Operativa Semplice, di facile accorpamento e a servizio dell’Unità Operativa Complessa del Cardarelli.

Sarebbe un’ulteriore depauperamento di unità operative dell’ospedale San Timoteo, dopo le gravi criticità, in primis carenza di personale, da tempo presenti in reparti fondamentali che definiscono un presidio sanitario come “Ospedale”, quali: Ginecologia-Ostericia e Punto Nascita, Ortopedia e Traumatologia, Cardiologia-Emodinamica, Chirurgia e Medicina. Ancor più preoccupante lo stato in cui versa il Pronto Soccorso e il 118 per carenza di personale, tenendo ulteriormente conto di un mancante servizio di elisoccorso H24.

Senza un cambio di verso il destino dell’Ospedale San Timoteo è segnato: diventerà un grande poliambulatorio con Pronto Soccorso.

Per capire cosa il servizio sanitario regionale, non resta che attendere la definizione del nuovo P.O.S. 2022/2025 da parte del Commissario Avvocato Bonamico, del sub Commissario Senatore Di Giacomo con il supporto dell’Agenas. Nella stesura del piano si auspica ci siano occasioni di confronto con gli enti locali, rappresentanti di categorie, associazioni e comitati civici, ed altri ancora. Se ci saranno occasioni di confronto, questo Comitato non farà mancare l’adesione con idee e proposte, come avvenuto in passato.

Un ruolo primario e molto importante, seppur esautorato essendo commissariato nella sanità, lo dovrà svolgere il nuovo Consiglio regionale, che con l’approvazione di un Ordine del Giorno, dovrà individuare e indicare alla struttura commissariale gli indirizzi programmatici che il servizio sanitario regionale dovrà avere per il futuro.

Per il buon esito molto spetta al Presidente Roberti nel rimarcare e chiedere il sostegno dell’intera classe politica, senza distinzione di colori e appartenenza, ancor più alla delegazione Parlamentare del Molise per ottenere dal Governo nazionale il famigerato “Decreto Molise”, nel rispetto degli impegni assunti, anche da importanti componenti governativi, nelle ultime campagne elettorali.

Ferie e ricreazioni sono finite, buon lavoro a tutti!

Termoli 30 agosto 2023                                                Nicola Felice

                                                                 Presidente Comitato San Timoteo

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