Sanità: impensabile realtà!

17.04.2016 22:56


Sanità: impensabile realtà!

Quanto accaduto negli ultimi giorni, all'Ospedale S.
Timoteo di Termoli, non essendo uno scherzo, dimostra come l'impensabile
diventa una dura e triste realtà.

Da quanto è dato sapere, Giovedì 14 aprile u.s. la
Direzione Sanitaria dell'Ospedale S. Timoteo di Termoli ha emesso una
disposizione di sospensione, fino a lunedì 18 p.v., dei ricoveri nelle unità
operative di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia, escludendo di fatto la possibilità
alle partorienti di mettere alla luce a Termoli i nascituri.

Con tale dispositivo, il direttore di Pediatria e
Ostetricia-Ginecologia in accordo con il Pronto Soccorso dovrà "convogliare" le
partorienti all'ospedale Cardarelli di Campobasso. Di questo è stato avvisato preventivamente
il direttore sanitario del Cardarelli che per questo fine settimana potrebbe
dover accogliere e assistere partorienti che non possono essere ricoverate
nell'Ospedale S. Timoteo.

Quanto accaduto è molto grave e con possibili gravi
conseguenze: non essendoci la garanzia, sempre,  di poter  nascere al S. Timoteo di Termoli, in futuro la
scelta delle partorienti del basso Molise, ricadrà, sin dall'inizio della
gestazione, a favore dei vicini ospedali di Vasto, S. Giovanni Rotondo, ecc...
Ciò potrà pregiudicare molto il rispetto dello standard delle 500 nascite
all'anno per poter conservare l'unità operativa di  Ostetricia-Ginecologia e Pediatria.

Con chiarezza si evidenzia lo stato disagio in cui
versa l'Ospedale S. Timoteo, unico, di fatto, presidio ospedaliero dell'intero
basso Molise. La carenza di personale sanitario in servizio è giunta al punto da
non consentire il ricovero a cittadini bisognosi, per assenza giustificata
(malattia) degli operatori sanitari.

Ora viene da chiedersi cosa deve ancora accadere per
indurre l'intera classe dirigente preposta ad uscire dal torpore, ormai
decennale, e definire con urgenza un nuovo Piano Sanitario Regionale, e il
programma  operativo, capace di tutelare
la salute di tutti i cittadini, ridurre i disagi a tanti molisani costretti ancor
più ai "viaggi della speranza" .

Con quanta amarezza constatiamo che a nulla hanno
prodotto i nostri ripetuti appelli e richieste di attenzioni per l'ospedale San
Timoteo di Termoli! Essendo struttura di "frontiera", quindi strategica per la
mobilità, può ridurre il flusso dei molisani verso le strutture
extraregionali  e nel contempo
essere  attrattivo per cittadini
extraregionali. Ciò comporterebbe la crescita della mobilità attiva e la diminuzione
di quella passiva, con tutti i benefici economici e la riduzione del disavanzo
di gestione, circa 50 milioni di euro, che da un decennio annualmente si
registra.

A sostegno di ciò ripetutamente questo Comitato ha
paventato il rischio che l'Ospedale S. Timoteo corre con l'imminente
realizzazione del nuovo ospedale DEA 1° livello nella vicina Vasto. Si avrà che
i 100 mila cittadini del basso Molise saranno attratti da questo nuovo presidio
sanitario, raggiungibile in pochi minuti, facendo crescere la mobilità passiva,
il tutto a favore del vicino Abruzzo. Restando al fatto di cronaca e
parafrasando una nota pagina facebook, si potrà così dire " Sei
di Termoli se ... sei nato a Vasto !
".

Ad oggi tutto ciò risulta inascoltato, disatteso,
mentre si  registra ancora: la crescita
dei disagi del personale in servizio, dei disservizi ai cittadini fino alla
gravissima sospensione  dei ricoveri di
questi giorni.

Dopo le ultime vicissitudini assistite sulla
"famigerata" integrazione Cardarelli-Fondazione, si ha l'impressione che si
voglia continuare, come in passato,  a
temporeggiare, oltre a dimostrare incertezze nelle scelte coraggiose da
compiere nella programmazione sanitaria, quasi a rendere ad un nulla di fatto
la proposta in via di definizione del P.O.S. 2015-2018, come già avvenuto in un
recente passato con il P.O. 2013-2015. E' inconcepibile che l'intera
programmazione sanitaria regionale possa dipendere, se pure importante, dalla
definizione del rapporto Cardarelli-Fondazione!  Parimenti è quantomeno inopportuno, per non
dire altro, strumentalizzare la tutela della salute dei cittadini per altro
fine: politica, partito, carriera, tutela di posizioni acquisite, ecc...  

E' grande il rischio
di annientare la positività raggiunta con la condivisione della proposta del
P.O.S. 2015-2018 da parte del Tavolo Tecnico Interministeriale e l'approvazione
del Ministero della Salute. Ancor più grave risulterebbe perdere la fiducia che
le altre Regioni ci hanno accordato assegnando al Molise, per il prossimo
triennio, 78 milioni di euro del fondo di solidarietà per consentire entro il
2018 di raggiungere l'equilibrio di gestione nella sanità.

Se dovesse perdurare l'assenza di risposte, ai
cittadini di Termoli e del basso Molise non resta che augurarsi l'ormai
prossima realizzazione del nuovo ospedale DEA 1° livello di Vasto, per avere
maggiore certezza di soddisfare le esigenze di salute, pur consapevoli di fare
crescere il disavanzo gestionale nel settore sanità.  Considerato che il settore Sanità rappresenta
circa l'80% dell'intero bilancio regionale, si può prefigurare il "fallimento"
del Molise e la perdita dell'autonomia regionale, con buona pace della classe
politica e dirigenziale che continua a ritenere possibile  difenderla come finora fatto: "a chiacchiere".      

Ulteriore
sconcerto si prova nel registrare, anche in questo occasione, il silenzio
assordante dei rappresentanti ed eletti, del basso Molise, nelle varie
istituzioni: Parlamento, Regione, Provincia, Comuni, ecc.... L'impressione è che
i nostri rappresentanti siano distratti e presi da altri progetti e/o obiettivi
da raggiungere, dimenticando, forse, che per ogni cittadino il valore più importante
da tutelare è: salute e benessere.

Conserviamo
l'impegno a vigilare e collaborare, nelle nostre possibilità e nei modi
consentiti,  torniamo a sollecitare responsabilità
e impegno da parte dell'intera classe dirigente molisana, comitati,
associazioni, ecc.., per raggiungere l'unico obiettivo: la tutela della salute
dei cittadini.   

Termoli  17 aprile 2016                                                      Nicola Felice

                                                                            Presidente Comitato San Timoteo


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