Riflessioni, idee, proposte ......

12.06.2014 12:54

Riflessioni, idee, proposte …  una  sanità di tutti  e per tutti !

Speravamo di sbagliare su quanto avevamo preannunciato,  nel corso dell’incontro pubblico tenuto al Cinema ODDO di Termoli il 20 settembre u.s., al Presidente-Commissario Frattura, su cosa sarebbe accaduto alla programmazione sanitaria regionale. Da allora ad oggi, viste le ulteriore proposte e gli esiti negativi avuti, purtroppo i fatti confermano le nostre previsioni. Manca solo l’ultimo atto: quello della nomina di un nuovo Commissario ad acta in sostituzione dell’attuale nostro Presidente Frattura. Tale richiesta è stata già fatta al Governo centrale dal “famigerato” tavolo tecnico interministeriale nella seduta del 19 febbraio u.s., per la validazione  della nuova proposta di P.O. 2013-2015, inoltrata nel mese di dicembre, e nuovamente bocciata. Tale richiesta viene ulteriormente rafforzata dall’esito dell’ultima seduta del 10 aprile u.s. nella quale è stato certificato l’ulteriore deficit sanitario di oltre 51 milioni di euro anche per l’anno 2013. Va comunque dato atto al Presidente Frattura della sua buona volontà, di opporsi al P.S.R. 2013-2015, adottato con DCA n° 8 del 20/03/2013, del Commissario Filippo Basso. Un piano “lacrime e sangue” , in cui si consolida la presenza delle strutture private con il 38% dei posti letto assegnati, di gran lunga maggiore della media del 20% di quelle nelle altre regioni, a danno di quelle pubbliche, prevedendo la drastica riduzione dei posti letto, la soppressione degli ospedali, il ridimensionamento di ambulatori e servizi, ecc… A questo PSR il Presidente Frattura era contrario al punto di ritenerlo peggiorativo per il già sofferente sistema sanitario regionale e frutto solo di linee dettate da burocrati, dichiarando  al Cinema ODDO “Non lo firmerò mai, se Roma vuole commissariarmi lo faccia, ma deve sapere che impugneremo in tribunale ogni singola virgola”.  Oggi nell’esaminare la nuova proposta integrativa del P.O. 2013-2015 approvata dal Presidente-Commissario Frattura con il DCA n° 21 del 4 giugno u.s. inviata a Roma al tavolo tecnico per la validazione nella seduta del 18 giugno p.v., si riscontra la quasi totale conformità a quanto previsto dal citato PSR 2013-2015 del Dr. Filippo Basso. E purtroppo si riscontra anche il cambio di giudizio da parte del presidente Frattura, forse costretto a “piegarsi” alle richieste da parte degli organi burocratici centrali e/o cosiddetti “poteri forti”.

Ad oggi, dopo sette anni dall’inizio del Piano di rientro, non esiste alcun atto di programmazione sanitaria  valido ed efficace. In particolare  non è stato approvato: il Piano Sanitario Regionale, il Programma Operativo, l’atto aziendale. Con il sistema sanitario attuale, in assenza di qualsiasi atto di indirizzo politico o gestionale, “ si naviga a vista”,  e si continua a produrre solo: disavanzo economico, crescita dei disagi al personale e disservizi ai cittadini, quindi il peggioramento della qualità complessiva del servizio.

Dalle manifestazioni di dissenso alla sopracitata proposta presentata,  che si registrano da parte dei Comitati, Associazioni, Sindaci ecc…, nella formulazione di una nuova ipotesi non si potrà continuare a disattendere quanto da tempo viene sollecitato, nelle varie forme, dai cittadini.

A tal proposito il Comitato San Timoteo propone all’attenzione di tutti alcune prprie idee, utili per un confronto  e alla stesura dei nuovi atti programmatori sulla sanità, capaci di:                                  

·        Superare il sistema di programmazione sanitaria finora attuato e finalizzato solo al controllo della spesa sanitaria e non anche  alla capacità di governo del sistema sanitario, utilizzando solo ed esclusivamente personale con accertate capacità tecniche e manageriali.

·        Garantire il rispetto e il riequilibrio dei servizi e dei LEA,  in funzione del fabbisogno reale di salute dei cittadini sull’intero territorio regionale con un servizio sanitario, territoriale ed ospedaliero, efficiente ed efficace. Un sistema unico di assistenza a rete sia delle strutture pubbliche che private accreditate con funzione di alta complessità e specializzazione,  complementare e non di duplicazione, come del resto previsto al loro insediamento, ed in percentuale pari a quella nazionale.

·        Garantire la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dal sistema pubblico  anche attraverso un sistema di verifica e controllo dei risultati rispetto agli obiettivi, con una valutazione esterna  o tramite il rilevamento di un indice di  soddisfacimento dell' utenza.

·        Disporre con immediatezza ogni atto e iniziativa  per ottenere lo sblocco del turn over per potere assumere nuovo personale e/o la stabilizzazione di quello precario.

·        Stipulare gli accordi di programma con le regioni confinanti, al fine di poter potenziare i presidi ospedalieri di confine, per garantire e migliorare i servizi ai cittadini, ridurre la mobilità passiva e ottimizzare quella attiva.

·        Potenziare il sistema di emergenza su tutto il territorio. Massima attenzione alla medicina territoriale e alla diagnostica, vero “affare economico” e fonte di grande spesa, attualmente totalmente appannaggio delle strutture private. Programmare, investire e realizzare con fondi e tempi certi nelle strutture pubbliche territoriali. Questa è un’altra strada maestra per ridurre la mobilità passiva e quindi il disavanzo.

·        Rete ospedaliera: trasferimento della Fondazione GPII a Larino e integrazione con gli ospedali San Timoteo e Vietri.

 

Per quanto riguarda la rete ospedaliera, è indispensabile un riequilibrio, quanto più possibile in linea con il valore nazionale del 20% ai privati, tra la presenza delle strutture private e quelle pubbliche. Il basso Molise, presentando solo strutture pubbliche (San Timoteo e Vietri),  è stato penalizzato sin dal 2007 con i vari tagli di posti letto, la riduzione e l'eliminazione di interi reparti. Con l’ultima proposta si arriva ad una dotazione di solo 1,5 posti letto per 1000 abitanti, una ulteriore scomparsa di reparti e servizi importanti.  Per porre fine a questa ingiustizia, e dare una soluzione  positiva  per questo territorio, proponiamo lo spostamento della Fondazione GPII  con le attività complesse e di specializzazione, nella sede dell’ospedale Vietri di Larino, integrandosi con l’ospedale  San Timoteo e lo stesso Vietri, evitando la duplicazione  delle discipline e applicando il principio della complementarietà e sinergia tra le ospedaliere: il S. Timoteo, con posti letti per acuzie; il Vietri, con posti letto pre e post acuzie. Questa proposta ci viene dettata e confortata anche dalle analisi dei dati presenti nel P.S.R. 2013-2015, dove si rileva che tra le principali patologie che colpiscono la popolazione molisana vi sono le malattie dell’invecchiamento, cardio-vascolari e cerebro-vascolari, oncologiche, respiratorie; queste ultime assumono ancor più  valori rilevanti nella popolazione del Basso Molise.

Questa soluzione  riteniamo possa garantire qualità assistenziale e ottimizzazione dei costi anche nel basso Molise che, è bene ricordare, da sempre presenta esclusivamente strutture ospedaliere pubbliche.

La soluzione dovrà essere supportata da una analisi tecnico-economica tenendo conto che i locali del Vietri potrebbero essere assegnati alla Fondazione GPII in comodato d’uso gratuito, mentre quelli di proprietà della Fondazione a Campobasso potranno essere utilizzati dall’ospedale Cardarelli e dalla Facoltà di Medicina dell’Università del Molise. Ciò dovrà essere sostenuto da una giusta definizione economica che tenga conto di vari fattori: costruttivi, economici, contenzioso in corso con la Fondazione GPII, ecc... Non meno importante è ricordare che l’intero complesso ospedaliero di proprietà della Fondazione GPII è stato realizzato per la quasi totalità con fondi pubblici destinati dal Governo nazionale alla Regione Molise.

Simulando la soluzione che si propone, con gli stessi posti letto assegnati nell’ultima versione del P.O. che prevede: 1.160 posti letto complessivi di cui 940 P.L. per acuzie (circa 3,0 x 1000 abitanti) e 220 P.L. post acuzie (circa 0,7 x 1000 abitanti) si avrebbero valori rispondenti a quelli assegnati dal SSN; di cui n° 731 P.L. assegnati alle strutture pubbliche, pari a circa il 63%, e i restanti n° 429 P.L. assegnati alle strutture private accreditate, pari a circa il 37

 

Per le aree territoriali di ottiene:

·        Area 1 Centrale (Campobasso-Boiano) per una popolazione di 128.270 abitanti:  453 P.L.  (416 per acuzie,circa 3,2x1000 ab., e 37 post acuzie,circa 0,3x1000 ab.); così  ripartiti: strutture pubbliche (Cardarelli) 339 P.L.; strutture private 114 P.L. ( P.L.;Villa Maria 40 P.L.; Villa Ester 74 P.L.)

·        Area 2 Alto Molise (Isernia-Venafro-Agnone) con una popolazione di 88.694 abitanti: 389 P.L. (249 per acuzie,circa 2,8x1000 ab., e 140 post acuzie,circa 1,6x1000 ab.); così ripartiti: strutture pubbliche 201(Veneziane 132 P.L.; SS Rosario 34 P.L.; Caracciolo 35 P.L.);strutture private 188 P.L. (Neuromed 156 P.L.; Igea 32 P.L.)

·        Area 3 Basso Molise (Termoli-Larino)  con una popolazione di 102.816 abitanti: P.L. 318 (275 per acuzie,circa 2,7x1000 ab., e 43 post acuzie,circa 0,4x1000 ab.); così ripartiti: strutture pubbliche 191(San Timoteo 153 P.L.; Vietri  38 P.L.); strutture private 127 P.L. (Fondazione GPII).

Come si può constatare la soluzione consente un riequilibrio, tra le tre aree territoriali, della dotazione dei posti letto per acuzie con valori tra loro non di molto discostanti e prossimi a quelli definito dal SSN di 3 posti letto per ogni 1000 abitanti.

La nostra proposta, che solo apparentemente può apparire dirompente, è l'unica vera novità in un piano di riassetto della sanità regionale che per anni si è attorcigliato su sé stesso e che ha visto la politica, che forse non voleva scontentare nessuno, finire, non decidendo, non solo con lo scontentare tutti, ma, soprattutto, con il far precipitare il servizio pubblico nel baratro dell'inefficienza senza dare alcuna prospettiva al cittadino molisano.

Il Comitato è fiducioso nel ritenere condivisibili le idee indicate, come pure pronto anche a ricevere giudizi contrastanti, purché siano ben argomentati e  sostituite con proposte migliori che  garantiscano servizi efficienti per tutti i cittadini molisani. Nello stesso tempo il Comitato continuerà ad aderire ad altre iniziative che saranno intraprese da altri Comitati, Associazioni, enti, ecc, a tutela della salute.

Termoli, 12 giugno 2014

 

 Nicola Felice

         Presidente Comitato San Timoteo

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